I risultati positivi non si fermano a questo però, poiché lo scalo giuliano diventa il primo in Italia per numero di treni movimentati i quali, sempre nell'anno appena conclusosi, sono stati 7631, con un aumento del 27,61% sul 2015. In particolare, le rinfuse liquide sono aumentate del 3,56% rispetto al 2015, con 42.756.341 tonnellate, le rifuse solide hanno fatto registrare un +22,45%, mentre le merci varie (RO-RO e container) crescono dell’1,92%, attestandosi a 14.512.968 tonnellate.
Anche se il settore container dell'intero Porto rileva una flessione (-2,94% con 486.507 TEU, ma Trieste Marine Terminal è in crescita del 1,26%), aumenta il numero di “contenitori pieni” con un +6,49%, ottima garanzia della stabilità dei traffici (437.129 TEU).“Da questi numeri – commenta il presidente dell'Authority, Zeno D'Agostino - emerge chiaramente che, oltre ad essere il principale terminale energetico del Mediterraneo, siamo anche uno dei cardini del sistema europeo di trasporto intermodale. Diversificazione dei traffici e implementazione dei collegamenti ferroviari sono i nostri obiettivi. I progetti di sviluppo dello scalo devono guardare a terra, al sistema logistico-retroportuale e ferroviario collegato. Questi sono gli elementi che stanno rendendo il nostro porto più efficiente, aumentandone visibilmente la performance”.
Porto di Trieste, nel 2016 cresce del 3,68% la merce movimentata
31 Gennaio 2017