“Il porto sta tornando ad essere il volano di sviluppo economico per Trieste, il Friuli Venezia Giulia e il nostro paese, nonché su scala internazionale” ha commentato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, dopo aver divulgato i dati di traffico del 2017 e l’importante rete di relazioni istituzionali e commerciali intessuta negli ultimi anni a livello europeo, ma soprattutto con Middle e Far East. Il dato complessivo di tonnellate di merce movimentata (61.955.405) è pari ad un incremento del +4,58% rispetto al 2016 ed è basata sulla performance delle rinfuse liquide, in particolare il petrolio della Siot (42,4 milioni di tonnellate di greggio).
Anno da incorniciare anche per i container che registrano nel 2017 un totale di 616.156 Teu (+26,66%). Di grande rilievo anche il dato del traffico ferroviario: 8.681 treni, con un aumento del +13,76% sul 2016 e del 45,17% rispetto al 2015. La presenza di diversi operatori ferroviari (CFI e Inrail) e alcune società (Rail Cargo Carrier Italy, Rail traction Company, CapTrain Italia) partecipate da operatori europei di primaria importanza (Rail Cargo Austria, DB Schenker, SNCF) sta consolidando il ruolo del porto di Trieste come gateway continentale per i traffici globali.
Le merci varie si sono rivelate nel 2017 un altro elemento fondamentale di crescita con 16.565.255 tonnellate (+14,11% rispetto al 2016). Trieste, infine, rimane porta privilegiata per i traffici della Turchia in Europa: in aumento il comparto RO-RO con 302.516 mezzi (+4,28%).
Porto di Trieste, crescita in tutti i settori. Record di treni e merci, Teu a +26,6%
24 Gennaio 2018