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L’autotrasporto in crisi confida nel Porto

Una normativa eccessivamente complessa e scarsi controlli nei confronti di ditte straniere (per circolare con il camion sul territorio italiano esistono regole spesso non rispettate) sembrano gli scogli da superare per risolvere, almeno in parte, le difficoltà del settore. In precedenza aveva parlato Ervino Harej, manager di Autamarocchi, fiore all'occhiello del trasporto locale: la società, di livello europeo (circa 120 milioni di euro di fatturato e 906 dipendenti), è celebre per avere introdotto informatica e innovazione nella gestione della flotta di proprietà (640 autoarticolati e 1250 semirimorchi).
Unanime la tesi della soluzione capace di mettere la parola fine a una crisi che dura ormai da anni: a Trieste l'autotrasporto è strettamente legato alle attività portuali e quindi gli annunciati sviluppi di traffico sono attesi per il rilancio di tutte le attività legate alla logistica. A proposito di sviluppo portuale, nel dibattito successivo all'incontro sono emerse le tematiche del Piano regolatore e della lunga attesa per la sua approvazione, nonché il timore per non avere ancora sentito un “no” definitivo in merito all'impianto di rigassificazione progettato da Gas Natural a Zaule, nonostante la contrarietà delle associazioni di categoria degli operatori portuali. Qualcuno ha ipotizzato che le due questioni siano connesse. I relatori chiamati a chiudere la prima parte del dibattito, gli avvocati Alberto Pasino e Paola Bardi, si erano soffermati nei loro interventi su alcuni dei numerosi aspetti legati alla normativa in materia di autostraporto. In particolare si era parlato di tariffe minime imposte e della possibilità, da parte di un autotrasportatore che non avesse ricevuto quanto promesso per il servizio, di rivalersi sull'intera filiera di quest'ultimo. «Proprio in riferimento agli stretti collegamenti della catena logistica, è sempre più evidente – ha concluso il presidente del Propeller club, Fabrizio Zerbini – la necessità di lavorare assieme per far crescere il Porto di Trieste nel suo complesso».

FONTEIL PICCOLO - 26 maggio 2014

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