L’Accademia, come ha spiegato la preside dell’istituto Nautico Donatella Bigotti, partirà formando una prima tranche di venti allievi: «Fra qualche mese inizieranno i corsi per allievi di Coperta e di Macchina, poi contiamo di affiancare altri indirizzi». L’Accademia, come ha aggiunto il vicepreside Bruno Zvech, ricordando il lungo percorso per la costituzione che ha visto
protagonisti i maggiori gruppi imprenditoriali del territorio legati allo shipping e le istituzioni pubbliche, è il frutto di una “vision” che ha consentito di unire i soggetti più disparati «in una città litigiosa».
Il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, ha evidenziato come l’istituto “Tommaso di Savoia Duca di Genova”, nato come Accademia nel 1754, sia «una scuola con una lunghissima storia e momenti bui che rappresentano altrettanti momenti negativi
della città che si sono verificati quando Trieste non è stata capace di legarsi alla sua risorsa: il mare». Sugli aspetti legati al
mondo del lavoro nella marineria si è soffermato Mario Sommariva, segretario generale dell’Autorità portuale presente
nella compagine che ha dato vita all’Accademia, sottolineando il boom di iscrizioni al “Nautico”. La Camera di commercio, a sua volta presente nella Fondazione, ha evidenziato con il presidente Antonio Paoletti che i ragazzi triestini, grazie all’Accademia, «potranno evitare di andare fuori Trieste per studiare». Mentre Confindustria Venezia Giulia, con il presidente Sergio Razeto, ha messo in luce la serie di eventi dell’ultimoanno che stanno facendo rivivere,
appunto, il legame tra Trieste e il mare. Ancora, il capitano di fregata della Capitaneria di Porto Paolo Masella, ha evidenziato
come l’Accademia sia «un’importante offerta a tutto il cluster marittimo» e il presidente del Collegio capitani di Trieste Mario Carobolante ha sottolineato la complessità e la varietà del ruolo degli ufficiali e dei comandanti in particolare.
L’Accademia del mare prende il largo
3 Ottobre 2015